mercoledì 28 gennaio 2015

ieri giorno della memoria


ieri è stato il giorno della memoria:

Con il termine Shoah si indica il genocidio attuato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti del popolo ebraico. Per estensione, indica anche lo sterminio di Rom, omosessuali, disabili e testimoni di Geova, che all'epoca erano considerati categorie indesiderate. Si è calcolato che tra il 1933 e il 1945 le vittime furono intorno ai 15 milioni. La ferocia dei carnefici e il silenzio di chi ha lasciato che tutto ciò accadesse lascia ancora oggi sgomenti. 

Il clima di tensione e di discriminazione razziale è cresciuto su radici profonde, in Europa. Già nel 1903 il Times definiva tra le sue pagine la parola Pogrom riferendosi ai massacri avvenuti a Chișinău (Moldavia) e a Gomel (Bielorussia). Nell'impero russo della fine dell'Ottocento la questione ebraica era di rilevante importanza e il potere dello zar spesso faceva leva sulla propaganda antiebraica per convogliare "altrove" gli spiriti rivoluzionari. All'epoca, gran parte degli ebrei viveva tra il Mar Baltico e il Mar Nero: tra il 1880 e il 1910 a causa della violenza crescente dei Pogrom circa un milione e mezzo di ebrei scelse l'esilio.

Negli stessi anni - fine '800, inizi del '900 - il mito della cospirazione mondiale ebraica serpeggiava in un'Europa scossa da forti tensioni sociali. Gli ebrei erano diventati il capro espiatorio ideale, soprattutto nel periodo della loro emancipazione. Insieme ad altre opere a tema antiebraico, tra il 1919 e il 1940 circolò in milioni di copie il saggio intitolato I protocolli dei savi anziani di Sion. Si tratta di un documento falso redatto dalla polizia segreta zarista relativo a una oscura cospirazione ebraica volta al dominio del mondo. Già nel 1921 il Times di Londra aveva dimostrato la sua falsità, ma l'opera continuò a trovare terreno fertile in Inghilterra, in Francia, in alcuni ambienti reazionari italiani e in Germania, dove diventò uno strumento nelle mani di Hitler. Nessuno però avrebbe potuto prevedere cosa sarebbe accaduto in pochi anni.

In Germania «l'antisemitismo, sintesi dell'antiebraismo secolare e di idee razziste recenti, non lasciava alle vittime dell'odio alcuna via d'uscita [...] Esaltati da una mistica nazionale che celebrava se stessa, i primi antisemiti del XX secolo [...] cominciarono a combattere gli ebrei come simbolo di un male metafisico profondo» (Riccardo Calimani, in Storia del pregiudizio contro gli ebrei, Oscar Storia). 

Nella foto: negozi di proprietà di ebrei distrutti durante la notte dei cristalli, a Berlino, tra il 9 e il 10 novembre 1938. Nella stessa notte in Germania, Austria e Cecoslovacchia furono distrutte tutte le sinagoghe, uccise centinaia di persone e circa 300 mila ebrei furono deportati nei campi di concentramento.



27 gennaio, una data che ogni anno ci riporta a quel giorno del 1945 in cui venivano abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz.
Anche per il Giorno della Memoria 2015 sono numerose le iniziative volte a ricordare le vittime dell’Olocausto.
Il cuore di tutte le manifestazioni milanesi si svolge alla Fondazione Memoriale della Shoah: porte aperte il 25, 26 e 27 gennaio. IlMemoriale, in piazza Edmond J. Safra 1 (già via Ferrante Aporti 3), si trova nei sotterranei della Stazione Centrale, da dove, tra il 1943 e il 1945, partivano i treni diretti ai campi di sterminio. È l’unico, tragico teatro delle deportazioni rimasto intatto in Europa. Le visite al Memoriale si svolgono in forma libera e gratuita dalle ore 10 del mattino. È richiesta la prenotazione della visita su www.ticketone.it scegliendo la fascia di orario preferita. La visita è gratuita escluso 1,50 euro per i costi di gestione prevendita.
Alle ore 20 di oggi, si terrà, presso la Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi, il concerto di commemorazione del XV Giorno della Memoria. Durante la serata vengono consegnate, da parte della Comunità Ebraica di Milano, le targhe di riconoscimento a Goti Bauer, Nedo Fiano e Liliana Segre, testimoni della Shoah. Intervengono Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, Alessandro Melchiorre, direttore del Conservatorio di Milano, Rav Alfonso Arbib, Rabbino capo della Comunità Ebraica di Milano. Tutte le informazioni su:www.memorialeshoah.it.
Giovedì 29 gennaio alle ore 18, alla Stazione Centrale, al Binario 21, si svolge la cerimonia in memoria della deportazione dalla stazione di Milano. Porterà la sua testimonianza Liliana Segre, deportata ad Auschwitz all’età di 13 anni. Ingresso dal Memoriale della Shoah, largo Edmond J. Safra 1 (già via Ferrante Aporti 3).
Anche il cinema “non dimentica”: il palinsesto di ieri, oggi e domani prevede la messa in onda del film“Corri ragazzo corri” del regista Premio Oscar Pepe Danquart: una storia estremamente emozionante, ispirata a fatti realmente accaduti, che offre un punto di vista inedito sulla tragedia dell’Olocausto.








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